Lucina Madieri racconta "Verde acqua"
Intensa e partecipata la testimonianza di Lucina Madieri che si è intrattenuta con gli studenti delle classi quarte e quinte, indirizzi turismo e socio sanitario. Un incontro che si è sviluppato lungo gli accadimenti storici del’900 e le loro ripercussioni sulla popolazione dei confini orientali visti con gli occhi della sorella, la scrittrice Marisa Madieri (Fiume,1938 – Trieste, 1996) e descritti nel libro “Verde Acqua”.
Lucina Madieri ha raccontato ai ragazzi l’esperienza personale e della sua famiglia, sviluppatasi in quel crogiolo di etnie, lingue e popolazioni che convivevano nell’impero austro-ungarico. Poi la dissoluzione di quel mondo dopo la prima guerra mondiale, la seconda guerra mondiale e la complessa vicenda del confine orientale. La sofferta scelta di lasciare Fiume, l’arrivo a Trieste, il Silos, la scuola ed il confronto con le compagne di classe, la condizione di esule istriana e la diffidenza della città che li ha accolti.
Frammenti di vita visti con gli occhi di due sorelle. Marisa, autrice di una testimonianza pacata e scevra di acredine rivolta ai propri figli, e Lucina, che racconta i fatti e gli eventi descritti dalla sorella e li arricchisce con la forza dei suoi ricordi e del suo vissuto.
L’incontro è stato accompagnato dalla lettura di alcuni brani del libro.
Ne è risultata una narrazione agile e spigliata, dal forte impatto emotivo, che ha catturato la platea di giovani. Al termine, parecchi occhi lucidi hanno salutato la relatrice, sciogliendosi in un applauso caloroso e liberatorio.
Quello del Pertini a Lucina Madieri è stato un ringraziamento sentito e un arrivederci al prossimo anno.