Vienna: L’ISIS Pertini nella capitale asburgica
Vienna è un’elegante signora anziana, indipendente, autonoma, vivace; sempre attenta alla cultura, all’arte e a una vita dinamica; tra teatri, caffè e buone abitudini. Andrea, una delle nostre guide, ci ha immediatamente incuriosito con questo rapido quadretto della città, cominciando subito a farcela scoprire.
Giunti nella capitale asburgica dopo una giornata di viaggio e una tappa a Graz, prima una bufera di neve e poi una serata uggiosa ci ha accolto a cena presso la Rathauskeller, un’elegante ristorante sotto al Municipio, non senza l’immancabile “Suppe” della sera e l’intramontabile Winerschnitzel.
La mattina dopo le guide Andrea e Chiristine ci hanno subito fatto passeggiare in centro dopo un nuovo giro attorno al Ring. Cominciava così il nostro vero soggiorno viennese, talmente vero da farci vivere la capitale come vive lei, in queste giornate di fine inverno.
Un grigio pomeriggio, ventilato ma senza pioggia, ci ha visto esplorare il terreno tra musei e residenze imperiali, notando subito l’incredibile cura e pulizia di luoghi ed edifici, accanto alla grande quantità di turisti e scolaresche italiane. Il pranzo libero ci ha fatto subito apprezzare i suggerimenti di Andrea e Christine riguardo ai locali tipici. Nelle metropoli le solite proposte internazionali esercitano grande fascino sui giovani, ma anche le dolcezze della pasticceria locale; il take away delle carni bollite o arrostite e un attimo di pausa nei buffet di stampo triestino, aiutano a calmare i morsi della fame e soprattutto a vivere la città.
Nel pomeriggio, a scelta, ci attendeva la visita alla reggia di Hoffburg, tra arredi, abiti ed abitudini della casata reale e delle sue regine, oppure un tuffo nelle scienze naturali e nella preistoria, per chi preferiva il famoso museo.
Digerita la sorpresa, la seconda cena sotto al Municipio cominciava un po’ a deluderci, specie dopo la prima giornata di cammino. C’era chi confidava in una grande serata di calcio davanti a Bayern – Juventus, o chi pregustava una tappa in birreria, di nuovo a passeggio verso l’albergo.
Finalmente il sole di un bel giovedì mattina ci ha accompagnato al quartiere del Belvedere e alla casa colorata del geniale Unterwasswer.
Il tempo, buono anche nel pomeriggio, ci ha visto vivere il centro in libertà, tra un po’ di shopping e la scoperta degli angoli più famosi della capitale.
Ormai, quasi fosse normale vivere e muoversi in città, abbiamo deciso di tornare a piedi anche all’hotel, percorrendo ancora una volta il borgo di Hoffburg e dei musei; le centralissime Graben e Kartner Strasse ed infine la rinnovata e pedonale Mariahilfer Strasse. Tra il dopolavoro e l’aperitivo, anche noi volevamo essere viennesi, a passeggio tra una commissione e l’altra. Ma in realtà, a quell’ora, la nostra truppa non era così vivace.
Dopo il giusto relax, ci attendeva la terza cena sotto al Municipio e, ahimè, la conferma di una nuova delusione. Una nuova passeggiata, infine, ci avrebbe visto attraversare la città, rientrando nuovamente all’hotel, solo dopo un’ultima tappa.
Ancora un bel sole illumina Vienna la mattina del nostro ultimo giorno. Andremo a Schonbrunn a visitare la terza grande residenza degli Asburgo, diventata un castello da 1400 stanze, dopo esser nata come casa di caccia. Le sale private di Maria Teresa e Francesco Giuseppe, ma soprattutto i saloni delle feste ed il grande parco, fanno meraviglia.
Fuori un bel mercatino permanente offre i prodotti della tradizione e dell’artigianato pasquali. Ci prendiamo dunque un momento di libertà, ma oggi il sole non riesce davvero a vincere le bizze di un venticello fresco e dispettoso.
Il tempo di un’ottima fetta di strudel e poi le nostre giornate viennesi si concluderanno. È meglio infatti anticipare la partenza e pranzare con calma sulla via del ritorno.
Tutti appaiono soddisfatti e fortunatamente stanchi. La strada verso casa scorre tranquilla, saremo a Monfalcone verso le nove.